Chiesa di Ganghereto

La piccola chiesa con l’ingresso in via Fazia, fu costruita dal popolo di San Niccolò di Ganghereto quando si trasferì a Terranuova. Dedicata in origine al Vescovo di Bari, dal 1790, cessò di essere chiesa parrocchiale e divenne sede della compagnia del Santissimo Sacramento; oggi è dedicata a San Donato, martire aretino. Si pensa che i lavori di edificazione siano cominciati già nel 1337 e ancora oggi è ben visibile la tipologia edilizia medievale nel paramento murario in ciottoli di fiume. La chiesa, ad un unica navata e con soffitto a capriate, prende luce da quattro finestre con vetrate lavorate eseguite nel 1932 dalla manifattura Quentin e, rappresentano santi particolarmente cari al paese: San Tito, Sant’Antonio da Padova, San Francesco e San Donato. La chiesa, pur essendo molto semplice, contiene alcune opere di notevole valore. Sulla facciata, al di sopra del portale, è collocata entro una nicchia una terracotta invetriata di fine ‘800 – inizi ‘900 raffigurante una Madonna col Bambino e angeli che si ispira alle botteghe robbiane; dietro l’altare maggiore è collocato, in una nicchia, un rilievo in terracotta policroma rappresentante la Madonna in trono col Bambino e i santi Nicola di Bari e Pietro ascrivibile al XVI secolo. Sulla parete a destra, entrando, è stata realizzata nel 1936 un’Ultima cena dal pittore Giovanni Bassan.

Competenze

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Luglio 29, 2014